DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE

I disturbi alimentari psicogeni sono classificati in:
*
Nella sfera dei disturbi dell’alimentazioni atipici troviamo:
* binge eaters desorder (BED)
* night eaters syndrome (NES)
* sweet eaters (mangiatori di dolci, la scelta alimentare di questi persone è notevolmente orientata verso gli alimenti dolci)
* nibbling (spiluccatori, difficilmente fanno un pasto completo, mangiano poco ma continuamente, non avvertono mai il senso di sazietà ma non sopportano il senso di ripienezza, mangiano seguendo le onde emotive della giornata, ma anche solo per noia, non sanno resistere alla visione del cibo, devono per forza assaggiare)
* exercising (il soggetto colpito da questo disturbo, ha un’alimentazione anche equilibrata ma ha una vera e propria ossessione di bruciare le calorie ingerite, ricorre quindi ad una intensa attività sportiva, frequenta la palestra quotidianamente, fa movimento anche in casa, non ama star fermo, il suo obbiettivo è mantenere il suo peso ideale che solitamente è abbastanza al di sotto i parametri. La cultura della figura tonica e sportiva ossessiva nasconde una sorta di anoressia mascherata)

Non è infrequente che un paziente abbia più di un comportamento alimentare disturbato. Tutti i disturbi dell’alimentazione sono di un ceppo comune e si muovono sulla stessa asse.
Nel tempo si sono stabiliti alcuni punti per identificare i disturbi dell’alimentazione e poter fare una diagnosi precisa:
Anoressia nervosa:
1. manenimento di un peso molto basso, con BMI inferiore o uguale a 17
2. amenorrea sia nelle donne già mestruate o non comparsa del primo ciclo mestruale nelle ragazze
3. valutazione di se stessi esclusivamente in relazione al peso corporeo, al cibo e al loro controllo

Bulimia nervosa:
1. abbuffate frequenti, anche 3 o 4 alla settimana (l’abbuffata è un momento di perdita del controllo e di asunzione di grandi quantità di cibo)
2. controllo ossessivo del peso per controllare i danni delle abbuffate e compensazione (vomito indotto, abuso di lassativi e diuretici, dieta ferrea anche periodi di digiuno)
3. valutazione di se stessi esclusivamente in relazione al peso corporeo, al cibo e al loro controllo
4. mancato inquadramento nei criteri dell’anoressia nervosa

Disturbi dell’alimentazione atipici:
1. disturbi che non trovano collocazione e inquadramento delle definizioni di anoressia nervosa e bulimia nervosa

Ma quali sono le cause che portano ad un disturbo dell’alimentazione?
Le ricerche indicano che alla base c’è una predisposizione genetica suggerita dall’osservazione sui gemelli, i disturbi dell’alimentazione sono prevalenti nei gemelli monozigoti rispetto ai gemelli dizigoti, l’indicazione genetica è suffragata poi da alcuni studi preliminari di geneticamolecolare. La relazione e le caratteristiche comuni ed intrinseche tra disturbi dell’alimentazione e obesità sono sempre più evidenti e supportate dagli studi clinici. Molto importante il ruolo dei fattori di rischio che portano all’evidenziare il disturbo dell’alimentazione, fattori emotivi, fattori ambietali e fattori culturali, tra cui: * depressione
* alcolismo
* abuso sessuale
* scarso contatto con i genitori
* alte aspettative dei genitori e delle figure importanti nella crescita dell’individuo
* dispute genitoriali nelle separazioni
* diete in famiglia
* perfezionismo proprio o indotto
* idealizzazione della magrezza come valore assoluto
* ansia
Il rapporto con la famiglia riveste un ruolo molto significativo, molti fattori di rischio sono strettamente correlati al rapporto tra il malato e la propria famiglia, spesso però anche i messaggi dei media, della televisione ecc… possono essere fattori di rischio; la presentazione costante di modelli ideali di forme corporee sottili e perfette può portate di fatto a convincimenti errati per cui accade di ritenere che il proprio valore sia giudicato in base a come si appare e al proprio aspetto fisico, su questo stesso filo di pensiero accade che le persone in sovrappeso od obese vengano viste in modo negativo a prescindere da tutto il resto.

vedi anche:

BED
NES
BULIMIA